I nuovi SUV, cosa sono e quali sono i modelli più popolari

Lo Sport Utility Vehicle negli ultimi due decenni ha preso piede sul mercato automobilistico grazie alle sua versatilità e spaziosità sia in termini di abitacolo che di capacità di carico.

Nati prevalentemente come veicoli a quattro ruote motrici, oggi si stanno evolvendo sia con il lancio di modelli a sole due ruote motrici, sia con motorizzazioni ibride ed elettriche.

Sempre più indirizzati alla famiglia e meno al fuoristrada, l’attenzione alla riduzione dei consumi si sta rivelando arma vincente nel loro successo commerciale.

Sempre più a loro agio in autostrada e nei percorsi cittadini, la loro guida alta ben si presta alle attività quotidiane di chiunque, non solo di chi vive in campagna.

Non più solo consumi improponibili

Fino a ieri le motorizzazioni prevalenti con potenti V8 penalizzavano fortemente i consumi, oggi l’avvento di più leggeri motori a scoppio V6 (e in alcuni casi anche V4) ne rilanciano il mercato.

La dimensione ne facilita la conversione in full electric, offrendo ai progettisti tutte le possibilità degli ampi spazi del grande telaio dati dalle misure extra large dei SUV.

Ideali per le famiglie numerose, dispongono spesso di tre file di sedili interni, le quali però lasciano comunque un ampio spazio di carico utile per il trasporto di attrezzature sportive, masserizie varie o attrezzi per il lavoro.

La gamma delle versioni di lusso è apprezzata dagli uomini d’affari, sia per il lavoro quotidiano che per il divertimento, potendo affrontare in tranquillità anche il fuoristrada.

Un aspetto spesso vincente sia per il lavoro che per il tempo libero è legato alla potenza dei motori: ne consegue la grande capacità di traino, sia che si tratti di un trolley da artigiano o contadino, sia di barche o roulotte anche di grandi dimensioni e peso.

Grazie alla sua notevole versatilità, oggi il mondo dei SUV conta una ampia varietà di modelli, dagli estremi per il fuoristrada ai meno ingombranti per l’utilizzo nelle metropoli, passando dai mostruosi V8 da più di 500 cv ai meno aggressivi V4 o V6 diesel, parchi anche nei consumi.

Sempre più apprezzati da un vasto pubblico di utenti attenti all’equilibrio offerto dai modelli attuali tra potenza e funzionalità, versatilità e comfort, oggi i SUV rappresentano un’ampia fascia di mercato per tutte le case automobilistiche, anche quelle che fino a ieri realizzavano solo supercar, prova ne siano modelli quali Urus di Lamborghini o Stelvio di AlfaRomeo.

Le supercar di nicchia

In questi primi decenni del terzo millennio le supercar hanno avuto un successo che non era semplice da immaginare vista la crisi petrolifera della fine del Ventesimo secolo.

Ai traguardi commerciali raggiunti da le più note case automobilistiche, come Ferrari e Lamborghini, si aggiungono quelli di decine di brand meno noti, ma a volte più note tra gli appassionati.

La grande maggioranza di queste aziende di nicchia si affida all’abilità manuale di artigiani capaci di trasformare gli interni in ambienti dal lusso sfrenato, alla competenza di tecnici che non sfigurerebbero nemmeno nella progettazione di un’astronave, all’arte del design di progettisti che non fanno rimpiangere i migliori lavori di Pininfarina.

Viaggio nella motor valley

Nella sola penisola italiana sono concentrate nella cosiddetta motor valley (la zona compresa tra le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma) Ferrari, Lamborghini, Pagani, Maserati, Bugatti, De Tomaso e Dallara. Esse, con alterne vicende, hanno dato e danno al mondo auto da sogno.

Non dobbiamo dimenticare anche il grande apporto dato alle gare, in particolare alla Formula Uno, dalla Ferrari e Minardi, o per le classiche granturismo dalla Maserati e Lamborghini.

È d’obbligo anche soffermarsi sul successo della Pagani e della Dallara, che hanno mantenuto edaumentato nel tempo il loro successo commerciale, facendo la scelta di limitare la produzione dei propri modelli a pochi pezzi di eccelsa qualità.

Le liste di attesa all’acquisto per le vetture di queste case automobilistiche sono sempre da tutto esaurito: appena un nuovo modello viene presentato alla stampa già è prevenduto ancor prima che ne sia iniziata la vera e propria produzione.

Gioielli da sfoggiare, automobili da godere per le magnifiche prestazioni, oggetti del desiderio per quanti ambiscono al possesso di una supercar di altissimo livello.

L’esempio di Horacio Pagani e di Gian Paolo Dallara è stato seguito nel mondo da molte altre piccole case automobilistiche che producono supercar a bassissima tiratura e con grande successo.

Dallara e Pagani esaltano nel loro processo produttivo fino al massimo livello possibile, con costante miglioramento ed innovazione, l’artigianalità italiana e il design che da sempre ci contraddistinguono, abbinandoli alla ricerca delle più innovative soluzioni motoristiche e tecnologiche per esaltare le prestazioni.

Dalle loro officine escono bolidi da 1.000 cavalli con accelerazioni da vettore spaziale, capaci di raggiungere i 100 km/h in meno di 3 secondi, schiacciando pilota e passeggero contro confortevoli sedili in pelle cucita a mano, uscita dalle migliori concerie del Veneto, nel comfort di un abitacolo pensato per chi non è abituato a queste sollecitazioni, normalmente le stesse cui si sottopone un pilota di F35.

Per chi rimane a bordo strada rimane la bellezza e la grazia di queste regine dell’asfalto, che sanno sedurre con il rombo dei loro motori, la linea ammaliante e la grazia delle volute sulla pista.